I bisogni dei bambini non sono piccoli bisogni

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Se ci si pensa è vero, il bambino nasce già “socialmente competente” fin dal primo momento di vita.

È già attivo nel grembo materno, attento ai suoni, alle sensazioni di movimento, alla voce della mamma, al suo malessere o benessere. Si muove con intenzionalità, ad una certa ora, se sollecitato dalla tal persona ricorrente o dalla tal musica, esplorando la sua piccola comoda tana e… inizia anche a conoscersi e a gratificarsi, succhiandosi il dito ( che drittoni già nella pancia! )

Nasce, catapultato in un mondo altro, caotico, rumoroso, lucente, colorato ed è già vita”dura” adattarsi, ma lo sa fare già a modino: alterna la suzione a quello sguardo scrutatore, scavaanima, lo chiamo io.

Dalla nascita ai 6 mesi vede e sente, riconosce la voce della mamma, dei fratellini, la voce che sa di casa…Il primo schema che ricorda e riconosce diventa il volto umano e quindi ( purtrooppo ;-) ) rivolge e dispensa sorrisi a tutti i volti umani e non.

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Inizia a controllare il movimento di testa e braccia, esperisce mani, volti e situazioni e si solleva un po’ per osservare il mondo!

Dai 6 agli 8 mesi inizia a discriminare il volto di chi ama e piange talvolta ad un volto estraneo, non a caso scatta qui l’angoscia dell’estraneo tipica dell’ottavo mese e dei difficili distacchi madre\figlio ;-)

I bisogni dei bambini sono fino ai 3 anni soprattutto bisogni fisici e concreti, il SÉ è in primo luogo un sé corporeo, quindi IL CORPO DEL BAMBINO trasmette segnali che vanno decifrati, compresi ed utilizzati come risorse.

IL CORPO DEL BAMBINO DICE E COSTRUISCE!

Insieme ai bisogni del corpo che sono accudimento, attenzione, ascolto e cura, ci sono i bisogni che NASCONO dal corpo: sperimentare, conoscere, capire.

IL CORPO diventa strumento per costruire sé e il mondo e  per scoprire gli strumenti tecnici e simbolici per imparare ad attraversarlo e viverlo.

Scoprire ed usare IL SORRISO è tipica ed esclusiva attività umana!

ECCO perché la risposta al sorriso di un lattante e da li in poi dell’essere in evoluzione è LA RISPOSTA SOCIALE per eccellenza in tutte le culture.

IL SORRISO è uno strumento SOCIALIZZANTE e SOCIALIZZATORE.

I bambini hanno bisogno di sorridere e di crescere in AMBIENTI SORRIDENTI, perché attraverso il sorriso sperimentano l’appartenenza sociale.

Il bambino ha bisogno di esistere non solo nelle azioni, ma anche nella mente dell’altro da sé e trova nel sorriso la risposta immediata al ritrovamento, della traccia di sé nell’altro e dell’altro per sé!

L’essere umano è presente attraverso il corpo come prima modalità di essere AL mondo e NEL mondo, sin dal grembo materno e fino ai 3 anni, la dimensione corporea-emotiva non può separare emozioni e bisogni, movimento e sensazioni, gesti ed immagini.

Noi adulti e figure educative non possiamo dimenticarlo, gli spazi che predisponiamo agiscono da funzione stimolo e da contenimento tonico corporeo…noi agiamo da pausa, ascolto, attesa e risposta: diamo il ritmo interiore!

E quanto ci piace “fermarlo” questo tempo nuovo che ogni nuovo bimbo porta con sé, con mezzi tecnologici e rapidi. Eccoci a scattare millemila foto di ogni tappa e il PRIMO SORRISO non si scorda mai, giusto?

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Le Milestone Baby Cards sono un modo molto cucciolo ma secondo me anche chic, ricercato e colorato di suggellarli questi passaggi, di guardarli e festeggiarli!

Le trovate nel sito di My Family Nation, qui!

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P.S. ci sono anche quelle per la gravidanza MA lo scopro troppo tardi ;-)

 

Leonardo indossa

pantaloncini + tee Zara Kids

customizzata dalla zia Vale Riciclattoli #piùpatternspertutti

 

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