a cura di Giusy Celestini
Ammetto pubblicamente che, tra le quattro stagioni che abbiamo a disposizione (e che ogni anno sembra diventino una decina o anche di più, mischiando fenomeni atmosferici e temperature alla rinfusa, in fritti misti climatici da perderci la pazienza e le energie), la primavera è quella che tollero meno, per tutta una serie di aspetti legati a questa natura che si risveglia e che mi lascia indietro a sonnecchiare (ogni anno) essendo io una pigra inenarrabile. In realtà confesso di avercela con lei esclusivamente per il suo cogliermi perennemente impreparata, più che per altri suoi aspetti, perché poi è innegabile che rimanga incredibilmente affascinata da tutto ciò che la rappresenta. Proprio per questo, ogni anno, una bella dedica cantata di Maledetta primavera non gliela leva nessuno, con tanto di imitazione doc alla Loretta Goggi (che se sapesse, povera … ).
La primavera incanta e stende letteralmente per bellezza ed incanto. A maggior ragione se si esce da un inverno piovoso e buio, come quest’anno è accaduto per moltissimi di noi (da nord a sud, senza distinzione). E’ la stagione in cui i fiori rinascono, e sono tronfi e felici di farsi finalmente notare in tutto il loro fascino. E’ la stagione del tempo trascorso all’aperto, dell’abbigliamento più leggero e colorato, del sole che scalda tiepidamente. E’ la stagione che, insieme all’autunno (almeno per me), ci incita al rinnovamento e al restyling delle cose, dei pensieri. Ci obbliga ad un accurato lavoro di pulizia e riordino, nel pieno regime di un autentico e bambino entusiasmo. A me ricorda i pennarelli colorati che mia madre mi regalava ad ogni mio compleanno (sono nata in maggio) e che annunciavano una serie di progetti perfetti e cari, mai lasciati al caso ma sempre vestiti di tutto punto da sogno che si realizza. Ebbene, oggi parliamo proprio di te, mia cara amata/odiata (non troppo) primavera e di come sentirti vivere e vibrare nelle nostre case.
Benvenuta.
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Non so perché (o forse lo so bene, golosastra che non sono altro) ma a me pensare alla primavera, fa scattare subito un’immagine di colazione gustata all’aria aperta. Sarà che è una delle cose che adoro di più poter fare (poiché considero la colazione l’unico pretesto piacevole e degno di nota per vivere il mattino) ma, non appena arriva uno spiraglio di quell’aria inconfondibilmente più mite, inizio a desiderare ardentemente di starmene seduta per un tempo indefinito e mio in un contesto meravigliosamente a contatto con la natura ad assaporare una colazione che fermi il brusio, la corsa forsennata, lo stress.
Ognuno di noi può riproporla nella propria casa, in una tavola fantasticamente imbandita a dovere (mi raccomando, che non manchino mai dolci fragranti e ogni cosa vi faccia particolarmente gola) accanto ad una finestra assolata o, per i più fortunati, in un terrazzo o in un balconcino demodé.
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E’ piuttosto semplice lasciarsi rapire completamente da ciò che ha a che fare con la primavera. Mi piace sempre pensare che la creatività che (insisto) esiste in ognuno di noi, anche in chi non penserebbe davvero di possederne mai, possa piccoli e veri tocchi di personalità e assoluto pregio in quello che è poi un interesse forte e incontenibile che con questa stagione si manifesta: quello di apportare piccoli ma significativi cambiamenti alla nostra casa. Non ci vogliono incredibili sforzi, basta lasciarsi contagiare da ciò che la natura stessa ci propone. I fiori, ad esempio, ci attraggono (ora più del solito) in maniera incredibile e possono essere davvero un validissimo aiuto carico di buonumore ed entusiasmo. Decidere di dedicare loro degli spazi esclusivi e prenderci l’impegno di averne cura cambiandoli a seconda dello stato d’animo, sono un’ispirazione incontenibile e piena di risorse davvero interessanti:
Fiori intesi in tutte le loro forme, perché io, da qualche anno, nutro una passione smisurata per i fiori di legno, che sono una deliziosa e creativa alternativa ai fiori freschi, per tutti quelli che non vogliono rinunciare al colore e alla bellezza tipici dei fiori ma che non riescono a fornirsene di freschi di continuo. Li trovo meravigliosi e assolutamente azzeccati, capaci di rendere allegri i contesti più anonimi.
E se primavera fa rima con fiori, di sicuro fa il paio inequivocabile con colore. Da ciò ne converrete che tutto ci è concesso, in un tripudio di gioia e di ispirazione. Quelle che si crede spesso siano pratiche legate più all’inverno, per esempio, come il crochet, trovano degli spazi unici e degli usi quotidiani capaci di strapparci sorrisi entusiasti.
Se poi in primavera abbiamo la fortuna di assistere alla nascita di un bimbo, possiamo procurarci un mobile interamente realizzato in crochet, che non ci allontana neanche un po’ da quelli che sono gli elementi indicativi e unici di questa straordinaria stagione:
Nel pieno intento di riciclare gli indimenticati oggetti appartenuti ad un quotidiano non più odierno, degli irresistibili scolapasta (smaltati e di porcellana) sanno trasformarsi in delle meraviglie incredibili. Che decidano di travestirsi da composizione floreale o desiderino ospitare della frutta di stagione, ci lasciano il gusto rétro e raffinato di qualcosa capace di reinventarsi e stupirci. Di continuo.
E’ nelle piccole cose che riusciamo a soddisfare quel desiderio di primavera irresistibile che ci contagia e che chiede di venire alla luce prepotentemente.
Liberiamo i nostri servizi da tè migliori, rinchiusi causticamente nelle nostre credenze per tutto l’inverno. Diamo loro modo di deliziarci nei nostri pomeriggi di chiacchiere felici. Primavera è convivialità condivisa e bella, è voglia di incontrarsi e raccontarsi, è desiderio irrefrenabile di assaporare ore liete in compagnia.
Affinando la nostra curiosità, sapremmo di aver conferito all’aspetto della nostra casa, quello speciale e caratteristico tocco che ci appartiene e che saprà renderci fieri di noi stessi, consci di ritrovare il sorriso e il buonumore semplicemente guardando questi piccoli ma preziosissimi aspetti rivisitati in un modo che sa di nuovo. Dopodiché, la parola d’ordine è USCIRE. Non dobbiamo assolutamente dimenticare che la primavera ci impone, con nostro sommo gaudio, di rimanere più tempo all’aria aperta e di beneficiare del risveglio della natura, che ci regala attimi di pura e assoluta energia vitale. Possiamo dunque approfittare di questo clima piacevole, prima dei caldi torridi che ci attenderanno più avanti, per organizzare dei deliziosi picnic. Personalmente, da tempo tento di organizzarne uno per festeggiare il mio compleanno. Chissà che questo non sia l’anno giusto (auguriamoci che il sole mi assista!). Ovviamente non dobbiamo mai dimenticarci che la natura ci aspetta preparati, quindi è d’obbligo procurarci un cestino da picnic fanatichello e desideroso di far bella mostra di sé. Immaginando le prelibatezze con le quali lo riempirei, vi saluto e vi abbraccio stretti. Coloriamo il nostro umore e i tessuti che ci vestiranno, ricarichiamoci al sole e facciamo grandi scorte di pensieri belli ed edificanti. Mi raccomando.
A prestissimo.