Non occorre adottare un dalmata

Il profumo salino del mare e la sabbia che scrocca calda rovente sotto i piedi è ormai un ricordo che perde d’intensità. Ci divide ancora qualche settimana dalle prime giornate grigie che appartengono al malinconico autunno e se saremmo fortunati come questa estate anche esso ci regalerà dei profumi e i colori caldi. E non saranno più certo quelli di un arcobaleno. La natura attorno spegne le nuance accese per preparasi al ritmo più calmo e silenzioso nei prossimi mesi.
Un poco alla volta anche la nostra pelle lascia andare il color dorato regalatoci dal sole intenso della stagione scorsa.
Guardo lo specchio e malvolentieri dò il benvenuto al dalmata che mi saluta dal suo interno. Per carità adoro questa razza di cani ma se mi trovo davanti a un quadro di me stessa che ricorda dannatamente il suo mantello maculato di certo felice non sono. A dir poco sono agli sgoccioli dell’isteria. Io, con il viso finora sempre perfetto, noto delle antipatiche macchie pigmentarie. A poco più di 30 anni. Certo non è una malattia letale ma mi rode tanto, soprattutto perché ho sempre usato un’alto fattore di protezione solare. Ho anche sempre evitato il sole diretto e cercato il riparo nelle ore più calde della giornata. A quanto pare il mio volto coperto costantemente di creme da far ridere, ha comunque subito un danno.

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Dove ho sbagliato? Come nasce la macchia pigmentaria e innanzitutto come farla sparire senza che poi torni a trovarmi?

Se avete letto il mio articolo “no problem life story” sapete già che almeno una soluzione esiste.

Partiamo dal inizio. Tanto tempo fa quando Dio creò l’uomo gli regalò tra tante altre cose meravigliose anche le cellule di melanocita nascoste nel profondo della pelle. Queste cellule, importanti per la colorazione della nostra cute, al loro interno producono la melanina. Grazie alla sua presenza la nostra pelle non si ustiona, ha un ruolo protettivo dai danni della radiazione ultravioletta del tipo B. In poche parole è quella luce calda che aumenta di intensità nella stagione estiva e cala in inverno. In base al fototipo della pelle, ovvero della capacità di sviluppare la melanina, acquisiamo una tintarella più o meno scura. Il fototipo scuro, la classica pelle olivastra spesso accompagnata da capelli e occhi scuri in genere non si scotta mai, a differenza del fototipo chiaro con i capelli biondi o rossi e gli occhi azzurri, che non gode mai di abbronzatura scura. E senza una protezione solare di alto fattore si scotta. La protezione solare però serve a tutti i fototipi proprio perché laddove la melanina è presente in abbondanza aumenta il rischio che essa venga sviluppata irregolarmente sotto il nostro sole sempre più intenso. La manifestazione dell’aggressione solare è la macchia pigmentaria. Purtroppo IL SOLE  non è l’unico a farci questo regalo. E te pareva.. Incidono inoltre sbalzi ormonali, uso della pillola, somministrazione di alcuni farmaci, uso topico di prodotti cosmetici con gli attivi fotosensibili o scorretta routine cosmetica in particolare esfoliazione inadeguata alla stagione e al tipo di pelle, inquinamento, radiazioni infrarosse etc. E queste ci danneggiano indipendentemente dall’età e dal fototipo della nostra pelle.

Uffa, il pericolo si trova in ogni dove.


E quando il danno è stato fatto? Curato il prima possibile dopo le prime comparse della  macchia pigmentaria al giorno d’oggi nella maggior parte dei casi è risolvibile. Per fortuna.

Il miglior protocollo ve lo propone un’esperto di fiducia – un dermatologo nei casi più importanti oppure un farmacista per cure a domicilio. In genere si ricorre all’uso degli attivi che stimolano il rinnovo cellulare, abbinati agli attivi in grado di regolarizzare la produzione della melanina e la sua distribuzione più omogenea.

Per darvi un’idea concreta di attivi parliamo per esempio di retinolo che, oltre ad accelerare il rinnovo cutaneo ( esfoliazione progressiva), porta il beneficio anti età favorendo la sintesi del collage.

Io adoro il prodotto Retinol 0.3 della linea cosmeceutica SkinCeuticals per diversi motivi.

Sono entusiasta della qualità della ricerca e dei numerosi test di efficacia di questo marchio americano ( nasce nell’università di dermatologia tra le più note nel mondo – Duke of University di South Carolina), la concentrazione e la purezza degli attivi nonché dell’abbinamento per esempio con l’estratto di medicago sativa ( azione retinol simile ).

Consiglio di associare alla cura con Retinol 0.3 un’altra chicca che si occupa esclusivamente della macchia e di tutti i processi coinvolti nella sua produzione in diversi strati della pelle : Advanced Pigment Corrector.

I quattro principi chiave: acido salicilico ( azione esfoliante ),acido idrossifenossipropionico ( inibisce il trasferimento irregolare della melanina), acido ellagico ( blocca la sovrapproduzione della melanina, antiossidante) ed estratto di lievito ( rinforza i fibroblasti -aumenta la funzione protettiva della cute) sono in grado di far scomparire efficacemente le nostre macchie proprio perché agiscono sulla loro causa. Entrambi i due prodotti si usano prevalentemente alla sera.

Cosa fare per evitare le eventuali recidive?

In primo luogo il filtro solare di alta protezione serve quotidianamente in tutte le stagioni dell’anno a tutti. Sia per proteggere la nostra pelle dalle aggressioni ultraviolette ( quella del tipo A, la luce del giorno, è presente nella stessa intensità tutto l’anno) nonché per proteggerci dall’inquinamento che aggrava la problematica. La Brightening UV Defense SPF 30 è una lozione idratante e leggera che passa in maniera impercettibile con te la stagiona più fredda di vita in città. Oltre al filtro alto, gli estratti di mais e di menta piperita spazzano via i danni dello smog. Ma oggi purtroppo non basta solo il filtro. La miglior difesa è l’associazione di esso ad un potente antiossidante in grado di neutralizzare i radicali liberi. Questi frammenti di molecole si formano nella nostra cute mediante lo stress che essa subisce ( radiazione UV, radiazione infrarossa – tutte le fonti di calore, smog o per esempio stile di vita irregolare e poco sano). Oggi si sa che l’eccesso di radicali liberi è la prima causa di invecchiamento cutaneo prematuro e di conseguenza aumenta il rischio di formazione delle macchie pigmentarie nonché altri disagi estetici e non. Insomma queste “bestioline” ultra piccole sanno fare un bel pasticcio sui nostri volti sempre esposti nudi a qualsiasi condizione esterna.

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Ideale è l’uso di Phloretin CF con un’alta concentrazione di ben tre tipi di antiossidanti potenti: vitamina C pura e stabile, acido Ferulico e Floretina.
Assieme al filtro solare l’antiossidante aumenta la capacità di difesa della pelle , agisce contro i segni dell’invecchiamento, abbassa il rischio delle recidive di macchie e non solo. Soprattutto rende la cute in tutti i sensi più sana.

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Credo che il mio dalmata mi farà ancora compagnia per un po’ salutandomi amaramente da tutti gli specchi che guarderò. Per dirci addio servirà  la pazienza, la costanza e in modo particolare la qualità dei prodotti scelti con l’efficacia dimostrata.

La mia pelle merita la scelta top.

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Il mio quartetto Skinceuticals è quella vincente. Il corretto consiglio per la scelta e l’uso dei prodotti Skinceuticals te lo fornisce ogni farmacia concessionaria. Visita lo store locator sul sito www.skinceuticals.it per trovare la più vicina a te.

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