La libertà: per me e per Lane e Neill

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“La libertà non può essere data. Viene conquistata dai ragazzi con la fantasia”

Homer Lane

Come mamma mi faccio sempre qualche domanda quando pongo o impongo dei NO secchi.

Credo nel valore delle regole, dei pochi NO ma mantenuti ( ed è dura quando ti prendono per sfinimento), credo che non sia giusta un’educazione repressiva, basata sul pseudo potere dell’adulto e tantomeno valga un’educazione per ricompense che fa perdere l’interesse ai giusti valori ma insegna ad agire solo per la ricompensa, il premio…ed ha veramente poco senso.

Non sono nemmeno una mamma libertaria in todo…no, non mi va che mio figlio vada su un tavolo in piedi, né a casa né al ristorante, credo in alcune regole sociali di convivenza e non le oltrepasso io per prima.

Credo nell’esempio, molto!

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La pedagogia libertaria l’ho studiata all’università, mi hanno affascinata come educatrice in particolare la visione di Homer Lane (1875-1925) fondatore della scuola di “Little Commonwealth” (piccola repubblica) a Evershot nel Dorset: una scuola comunità che accoglieva e riabilitava ragazzi provenienti da ambienti poveri, bambini abbandonati a pochi mesi o a pochi anni oppure adolescenti destinati al riformatorio e quella conseguente di Alexander S. Neill.

Quest’ultimo ha fondato in Scozia la scuola di Summerhill nel 1921,  tuttora attiva sotto la guida della figlia Zoe Readhead, diventata celebre negli anni Sessanta sull’onda del movimento antiautoritario.

Principio metodologico: sostituzione di una pedagogia direttiva incentrata sull’istruzione, con una pedagogia non-direttiva incentrata sulla spontaneità degli interessi. Fine: non istruire ma assicurare la crescita di personalità equilibrate e felici.

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Neill fonda la sua concezione educativa sulla fede nella bontà originaria della natura umana.

Questa concezione presenta vari aspetti: nel bambino esiste un’energia interiore positiva che ne sostiene e ne orienta lo sviluppo verso una personalità spontanea, creativa, equilibrata e felice; qualsiasi intervento punitivo e repressivo provoca nel bambino l’insorgere di sentimenti come paura e odio, che distruggono il naturale processo di sviluppo in senso positivo della personalità del bambino.

Non esistono bambini difficili, ma solo cattivi genitori e cattivi maestri. L’infelicità dell’infanzia è un prodotto degli interventi errati dell’adulto.

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Gli obiettivi dell’educazione del bambino sono principalmente tre: autoregolazione e autodisciplina, felicità e libertà, libera espressione e spontaneità.
Neill crede molto nello sviluppo spontaneo e naturale del bambino e lo fa diventare un’importante base su cui costruire il proprio pensiero educativo. Il suo metodo d’insegnamento non è limitato ad istruire, ma ha lo scopo principale di assicurare nei ragazzi la crescita di personalità equilibrate e felici.

Il suo principio metodologico fondamentale di insegnamento rientra nel concetto di una pedagogia non direttiva, cioè in una educazione incentrata sulla spontaneità degli interessi del bambino. Il bambino, quindi, viene accettato per quello che è.

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Neill riassume il suo pensiero in due concetti fondamentali:

1. Né istruire né educare
“I bambini non hanno bisogno di insegnamenti, ma di amore e comprensione. Per essere naturalmente buoni hanno bisogno di sentirsi approvati e liberi.”
In ogni momento dell’esperienza di un individuo il principio educativo fondamentale deve rimanere quello dell’assoluto rispetto degli interessi e dei bisogni del soggetto. Al bambino non deve essere imposta né istruzione né educazione, perché così facendo si ostacolerebbe la sua spontaneità e la sua natura d’essere, ma fornita su sua richiesta.

2. Libertà ed accettazione
“Dare libertà vuol dire permettere al bambino di vivere la sua vita.”
Libertà per Neill significa “fare ciò che piace purché questo non limiti la libertà degli altri”. Da questo conseguono i princìpi di autodisciplina ed autoregolazione.

A Summerhill c’è libertà assoluta, assoluto rispetto dei bisogni, dei desideri, della vita sessuale, espressiva e di studio. Neill ha imposto un orario delle lezioni valido solo per gli insegnanti, i bambini possono scegliere quale delle lezioni seguire e in quale momento seguirle. Tutti hanno gli stessi diritti, e i bambini prendono autonomamente le precauzioni necessarie per la sicurezza degli altri e di sé stessi.

I sentimenti costituiscono la forza motrice della vita, e per questo Neill ha fondato una scuola in cui al primo posto primeggiano i sentimenti. Infine la libertà implica una fiducia nella bontà della natura umana e di conseguenza genera un atteggiamento di accettazione e di amore verso sé stessi e gli altri.

 “Ritengo che lo scopo della vita sia la felicità” Neill

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Forse è eccessivo, a volte, il suo approccio ma alla fine la libertà non è un concetto soggettivo, purché non nuocia gli altri?

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