Il NON POSSO è così COOL!

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Oggi ho letto questo post e a parte la conferma che questa nuova Justine mi piace il triplo…mi sono detta è vero cazzo, ora basta wonderwoman-mania. Ho elaborato tra le lacrime che anche io sono arrabbiata!

Mi tolgo anch’io dei sassolini perchè ho esagerato, forse per ansia di prestazione forse perché la freelanceria ti fa sentire precario ed impaurito, ma non ho mai staccato, ho mandato una mail durante il travaglio ed è grave!

Non sono brava, non sono Wonder Woman, sono solo stata stupida!

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Non fermarsi non vuol dire essere fighe, vuol dire farsi attraversare o calpestare, a volte travolgere dai doveri che poi spesso non ti pagano nemmeno il giusto.

Aggiungici poi la pressione psicologica di messaggi di sfiducia inaspettati, che ti pongono una domanda DA PANICO: come farai a garantire un futuro dignitoso a 3 figli visto che non lavori?

Io non lavoro? Ma #ndocazzovivi?! Solo perchè lavoro da casa non lavoro? Aggiornati, neh!

Ho vissuto questa mia terza gravidanza senza godermela, dimostrando a tutti che ce la potevo fare, che avrai salvato il mio lavoro e così difeso la mia scelta! Una gravidanza di merda, vissuta tra incertezze e corse, con il pianto in tasca e la stanchezza camuffata perché non dichiarabile.

Ammettere mi rendeva esposta: ecco te l’avevo detto che…se…

Ora ho partorito un piccolo gigante biondo, bellissimo e pure buonissimo e mi vanto che sia “portatile” ovunque, come un computer…ma forse non è la vita giusta per lui…per ora allattandolo mi segue e cerco di averne la massima cura ma va detto: CAZZO CHE FATICA, psicologica soprattutto!

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- Al Wee Ken Doit ero felicissima di esserci ma ero sfatta dalla stanchezza, lo rifarei ma devo guardare in faccia tutto quello che ho fatto e faccio per capire QUANDO dire no! -

Mi guardo ritratta nelle foto e mi dico, saresti stata meglio a casa…ma non posso, il mio lavoro mi piace, lotto per mantenerlo, per non essere “fuori dal giro” e per essere sul pezzo ma ammettere la fatica e ammettere che se non avessi avuto i santi nonni, in particolare la mia mamma, a tifare per me, ad esserci sempre e a coprire le mie uscite non avrei fatto nulla.

Ma mi guardo anche cercare di organizzare la festa perfetta per Annamaria ad un mese di vita Leo, frastornata e disconnessa ma la spada del trascurarli con il 3° sempre li sul capo…

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Mi devo scusare solo con i miei bimbi che mi hanno vista arrancare e piangere ed innervosirmi con loro mentre in realtà ero incazzata con l’adultità che mi circondava e NON MI GUARDAVA, NON MI VEDEVA!

Guardo le mie amiche implorarmi di fermarmi e guardarmi negli occhi e vedere quella malinconia, quel lo devo fare per forza altrimenti perdo il giro…

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Forse l’unica vera autoboicottatrice professionista reale sono stata io: volevo esserci, dovevo esserci, non potevo mancare e mi sono sopravvalutata, ho chiesto tanto a me stessa per dimostrare che con 3 si può e che io ci riesco.

“Cavalca l’onda Sara, non perdere quel treno…sennò…”

Ma sono arrivata a Settembre fondente, nervosa e boh, distratta!

I passaggi salienti della nostra famiglia non li stavo cogliendo, non c’ero…ero poco presente a me stessa e con loro!

Adesso sto imparando a dire NO, non posso oppure posso, se mi paghi il giusto!

Non succede nulla se non rispondete in 3 minuti a quella mail e non vi portate il telefono in bagno mentre cambiate Leo o mentre portate a letto i bambini!

Non succede nulla se perdete quell’evento, quel webinar, quella call…recuperete!

E tutte le volte che lo faccio respiro!

Rallentare e chiedere aiuto, rallentare e dire no! #newmantra

La consapevolezza dicono sia metà dell’opera: io so che mi piace studiare, voglio scrivere, voglio crescere come community manager e come blogger, ma voglio anche divertirmi nel sentirmi mamma e moglie.

Voglio attaccare le etichette ai pennarelli, dedicare una giornata tra ragazze ad Annina senza guardare il fottuto Iphone e voglio dare un abbraccione a Tommi quando non trova il fazzoletto e passeggiare con Leo così per il gusto di… rivoglio un tempo mio e stavolta non me lo tolgono i figli o la famiglia!

Ci mancava Inside Out e il domandarsi ” ma io le loro isole come le nutro?” e le mie?

Se c’è chi non vi vede e non vi ascolta guardate voi!

Abbiate sempre cura dei vostri guizzi e ascoltate i segnali: per essere felici bisogna essere in contatto attivissimo con se stessi!

Pianificare is the new Black!

Il NON POSSO  è così COOL!

 

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3 Commenti

  1. cristina zecchini
    Postato 30/09/2015 at 5:13 am | Permalink

    Hai un’autentica grinta,ti ha sempre distinto. Il tuo essere artista nasce così: dalla solitudine, dal distacco,dall’isolamento, dalla semplicità,dalla rinuncia,dal saper essere diversa,affiancata dalle tue 3 meravigliose creature.Ecco perchè il TUO nn posso è così cool

  2. Postato 25/05/2016 at 2:23 pm | Permalink

    Bella lì!
    Io di figli ne ho 2 e non lavoro da freelance (anche se chissà, un giorno…) e alle volte mi sento come se ne avessi 15 e il mio lavoro fosse spostare il mondo di peso tutti i giorno…

    Ma da qualche tempo anche io sto imparando a dire no (agni straordinari, alle richieste assurde, alle proposte indegne…) Dico sì più spesso a me e alla mia famiglia e la mia ulcera ringrazia! :)

    Figo sto sito! :)

  3. Postato 30/05/2016 at 6:29 pm | Permalink

    ben approdata fin qui!

    #abbassoleulcere #alzoisi

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