È da quando è rientrato Giacomo che Tommaso arriva nel lettone al mattino per le coccole pre risveglio e dopo poco lo raggiunge anche Annamaria e pronuncia questa frase così POTENTE e RIVELATORIA come solo le parole dei bimbi sanno essere a volte: “Vieni Anna di qui che…facciamo famiglia!”
A parte la tenerezza disarmante che sottende a questa espressione e che me lo fa amare ancora di più questo ometto così gentile e premuroso, mi è scattata una digressione mentale che Gondry mi fa un baffo…
In effetti la bellezza, la forza e la vera risorsa della famiglia che TI scegli e che TI crei è questa, mentre la famiglia d’origine ti capita, e può andarti di lusso come no, puoi amarla ad intermittenza, accettarla e comprenderla tardivamente, LA FAMIGLIA CHE TI CREI è un progetto TUO, è un’investimento TUO, è un FARE FAMIGLIA, FARE SQUADRA, con la stessa direzione, lo stesso obiettivo anche se suddiviso in tanti micro obiettivi personali che fanno da nutrimento e da traiettoria spesso della famiglia stessa.
Ricordarselo come un monito, come un salvavita in certi momenti in cui il tuo compagno di squadra si fa più pesante, più negativo, più intrattabile e farlo con consapevolezza e lucidità: io ti ho scelto e avrò cura del nostro progetto comune! Io voglio fare famiglia con te nonostante tutto, nonostante le prove, le deviazioni di percorso, gli inciampi, gli errori di valutazione, la fatica, la noia quotidiana sempre all’angolo!
Fare famiglia deve conservare e custodire quegli attimi di gioia pura e di tenerezza vera come l’abbraccio collettivo perorato dal nostro bimbo molto fisico e tattile, Tommaso o come il “ora facciamo delle chiacchiere che non abbiamo fretta mamma” di Annamaria che segue il facciamo famiglia di Tommi, come dire “mettiamo parole” nelle nostre giornate, travolgenti ed affannate, fermiamoci a condividere, scambiamoci aneddoti del passato che rinforzano il presente senza edulcorarlo troppo…ovvio! E raccontarsi anche qualcosa della settimana in corso in un clima rilassato ed inusuale serve…
Comunque prendersi IL GIUSTO TEMPO per osservare i bambini ed imparare dal loro modo di guardare il mondo, così pulito e diretto…è così bello, banalmente bello!
Trovo che sia una proposta di matrimonio deliziosa, Tommi, se mi ricorderò e ci sarò, te lo ricorderò!
5 Commenti
Che meraviglia il nostro Tommi, già la famiglia d’origine te la trovi vuoi o non vuoi ..quella che ti crei è tua,anche per loro sarà così e si creeranno una loro famiglia al di là di quella d’origine da dove comunque partiranno le loro origini e radici
non molto carina l’espressione”famiglia d’origine ad intermittenza” infondo anche quando i vs figli ne avranno una loro dovranno,secondo me, avere la sensazione che la squadra nel lettone,non mancherà mai. Vi auguro di cuore di essere presenti nella loro vita SEMPRE,pur rispettando le loro autonomie: Questa è una squadra,che non sarà mai intermittente. Possano sempre i miei nanetti contare prima su di loro e poi su di voi.”Facciamo famiglia” appunto.
“ueikap, non ci possiamo mica addormentare”, cantava Jovanotti …
L’hai fraintesa…per un figlio un genitore ci sarà sempre…solo che il legame con la famiglia d’origine a volte subisce valutazioni ad intermittenza…chi in adolescenza non ha distrutto le sue figure genitoriali?! Per poi ricostruirle…e amarle di più!
ovvio,volevo solo specificare che vuoi o non vuoi dalle radici poi si diramano rami più o meno forti e alberi più o meno rigogliosi magari basta dare un bel pò di fertilizzante