a cura di Elisa Da Silva Guimarães
Che vergogna… ho fatto quest’intervista quasi 7 mesi fa… ma non è mai tardi per presentarvi Janaina e la sua Folha Seca!!!
Ultima sera a Ilhéus – Bahia, cenone in una delle case vicine al luogo dove si è tenuto il Capoerando, un fighissimo evento di capoeria del mio gruppo, Cordão de Ouro.
Mi rendo conto che nello stesso posto, alla stessa ora, ci sono Janaína e Ivan, che da tre mesi stavo cercando di intervistare insieme, quindi recupero le domande base che Sara fa ai suoi intervistati e li acchiappo entrambi. Non ho nulla per scrivere, ma posso registrare tutto con la macchina fotografica quindi… vamos que vamos, avevo in mente di fare tutt’altro tipo di intervista, ma ogni lasciata è persa, Jana si sta per trasferire in Germania quindi è il caso di cogliere l’attimo!
Un angolino della piscina è nostro e… via alle chiacchiere, a ruota libera!
Prima di tutto però… https://www.facebook.com/brasilfolhaseca?fref=ts e http://www.folhasecabr.com/
Perché volevo intervistare Jana? Perché da un annetto circa ha aperto un negozio on-line, Folha Seca (ndr: foglia secca in italiano, richiamo ad una canzone di capoeira), creata per dare uno stile all’abbigliamento dei capoeristi e fa delle cose ficherrime, per capoeristi e non… dovete conoscerla, soprattutto ora che sta per arrivare in Europa!!! L’idea di intervistarla m’è venuta quando ho visto questi
Senza seguire molto uno schema le chiedo di presentarmi un po’ il suo lavoro…
Jana: la marca Folha Seca è nata perché avevo un sacco di vestiti di capoeira che non mi piaceva usare e ho cominciato a fare caso che anche altre persone usavano altri capi di abbigliamento. Non esisteva una marca di vestiti che lavorasse con diversi stili per capoeristi, principalmente per le donne, cosa ancora più difficile. Così ho cominciato a pensare a vari capi, ma sai… credevo fosse una cosa che avrei fatto solo per me, non che sarebbe diventata una marca. Poi ho capito che poteva essere interessante farlo proprio come lavoro. Così mi son scritta i nomi di vari movimenti di capoeira, parole che hanno a che vedere con la capoeira, per scegliere il nome della marca. È in questo che Ivan mi ha aiutato, abbiamo scritto vari nomi, li abbiamo selezionati… poi abbiamo fatto il logo, e dentro a tutto questo sto lavorando…
Il logo l’hai fatto da sola o ti ha aiutato qualcuno?
I: in realtà il logo attuale è il secondo che abbiamo fatto, con il primo nome e il primo logo abbiamo avuto dei problemi a livello giuridico. All’inizio era Volta por Cima (ndr. Nome di un movimento di capoeira), ma esisteva già un istituto di capoeira chiamato Volta por cima, quindi abbiamo dovuto cambiare. Come ha detto Jana all’inizio abbiamo fatto una lista delle possibilità per il nome, e non volevamo scegliere qualcosa vincolato a qualche gruppo, a qualche stile di capoeira o ad un evento. Quindi doveva essere un nome semplice e neutro, che comprendesse qualsiasi tipo di capoeira. Folha Seca non significa qualcosa legato solamente alla capoeira.
J: l’idea è questa: avere, per noi che facciamo capoeira, qualcosa di bello da usare non solo per giocare, anche da mettere tutti i giorni. Ma a qualsiasi persona possono piacere i pantaloni, la stampa della maglietta… chiunque può comprare e usare i capi! Quindi l’idea nasce rivolta ai capoeristi ma si estende anche ai non!
I: anche perché c’è un forte bisogno di cambiare un po’ lo stile dell’uniforme di capoeira. Finisce per diventare qualcosa di standardizzato, sempre uguale quindi penso che il progetto Folha Seca porti un po’ a questo, ad una riformulazione di tutto ciò. I vestiti di capoeira come capi più casual e meno uniforme.
Come scegli i soggetti? Com’è il processo creativo per i tuoi capi?
J: la marca è molto recente, ha un anno e un mese. Abbiamo iniziato a dicembre dell’anno scorso, 2012, e dopo lo scorso Capoerando ho iniziato realmente a produrre qualcosa.
I: ma l’idea ce l’avevamo da 5 o 6 anni.
J: si, come ti ho detto avevo già l’idea di fare delle cose per me. Parlando con Ivan abbiamo visto che poteva essere una cosa più in grande.
Il processo creativo…poiché se ne parlava da qualche tempo, avevamo già un bel po’ di idee, sia per il taglio dei pantaloni e lo stile delle magliette che per i disegni. La mia formazione è in arti plastiche, amo disegnare, e l’ispirazione arriva da tutto, quando vedo un video, delle foto… da tutto!
I: all’inizio volevamo fare una linea chiamata “Faces”, associando al viso di un grande Mestre una ladainha, una qualche sua musica famosa. Volevamo farla con tutti i Mestre, indipendentemente dal gruppo. Un’altra linea si basava su movimenti di capoeira, disegnati in modo astratto. Janaína ha avuto un sacco di idee, io in realtà non son molto bravo con le idee, le finalizzo. Quindi l’idea iniziale è di fare una cosa più libera, per poi sviluppare delle linee.
J: anche per conoscere un po’ il pubblico sai? Perché stiamo lavorando seguendo i nostri gusti. Poi dovremo riaggiustarci secondo la reazione del pubblico, per creare una cosa unica e sviluppare le diverse linee.
I: l’idea principale è di avere una buona qualità per i vestiti di capoeira, questo è stato il primo vero passo. Perché oltre alla standardizzazione e della mancanza di creatività c’era anche mancanza di qualità, che è un problema sentito. Non puoi vendere una maglietta ad un buon prezzo perché la qualità non è buona. Una volta affrontato il problema qualità, potevamo pensare ad una linea che andasse bene per tutti, che potesse piacere a tutti. In realtà è qualcosa di molto difficile perché ogni gruppo è diverso, ha il suo stile, ogni capoerista ha il suo gusto, quindi hai un campo un po’ limitato per lavorare. Non puoi disegnare movimenti collegati solo alla Cordão de Ouro, al gruppo Senzala, o Abadà.
J: dobbiamo cercare di essere il più neutri possibile, senza allontanarci dalla nostra idea. Dobbiamo accontentare il pubblico mantenendo quello che abbiamo pensato all’inizio.
Presentatevi!! Come vi siete conosciuti?
J: ho studiato arte plastica all’università, specializzandomi in moda, quindi ho sempre avuto a che fare con questo genere di cose. Ho iniziato a fare capoeira a 17 anni, quando ho conosciuto Ivan. Quando ho iniziato ad allenarmi Ivan era già lì, abbiamo iniziato ad allenarci insieme, non avrei mai immaginato allora che avrei iniziato a lavorare con la capoeira. Per me era un hobby, per allenarmi, ma ormai son molti anni che faccio parte del mondo della capoeira e alla fine ho iniziato a sviluppare quest’idea… tentare di unire ciò che avevo studiato e che mi piace, con un’altra cosa che mi piace, ovvero la capoeira. In realtà non avrei mai pensato di lavorare dando lezioni di capoeira ma oggi lo faccio, e adesso c’è anche questa marca di abbigliamento.
Progetti nel prossimo futuro?
J: spero che la marca cresca, che realmente escano le linee sviluppate. E voglio iniziare a dare lezioni di capoeira in Europa (ndr. Jana si è appena trasferita vicino a Monaco, in Germania).
Come gestirai il trasferimento in Germania e la marca Folha Seca?
J: visto che non mai abitato fuori dal brasile devo andare lì, vedere come funziona, capire se esite la possibilità di sviluppare la marca là. Sennò dovrò venire in Brasile per fare le cose e portarle là.
Che tecniche usi per lavorare? Cosa ti piace di più?
J: mi piace creare e sviluppare un disegno a mano.
Cosa usi?
J: tutto! In realtà aquerello… qualsiasi cosa per cui si utilizzi il pennello, tinta a olio, acrilico e così via. Ma uso molto le matite proprio, e a partire dalle matite sviluppo il disegno.
I: ho iniziato a fare capoeira a 7-8 anni, ho qualche anno di capoeira in più rispetto a Janaína. Ci siamo conosciuti quando ha iniziato ad allenarsi, io ero già lì. Lei è molto molto molto ma moooooolto più vecchia di me, ma abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, perchè io son sempre stato vecchio di testa e lei invece è una bimba, quindi eravamo pari. Ho iniziato a fare lezione molto presto e ci siamo trovati, io con la necessità di una riformulazione e lei con questa passione per le arti plastiche, anche se ci mette tre anni per fare una maglietta… (ndr. Jana aveva promesso una maglietta ad Ivan per i suoi 18 anni se non sbaglio… e la leggenda narra che ci abbia messo veramente anni a farla e dargliela).
Abbiamo fatto il primo tentativo di questo progetto, che non è andato a buon fine, poi lei ha cercato di fare una cosa da sola, che non è andata a buon fine e allora ha iniziato a lavorare con me.
In realtà il progetto è suo, io le faccio da appoggio. Ho abbastanza contatti con la capoeira e cerco di fare il massimo.
In cosa la aiuti?
I: Io decido le cose, perchè lei non decide nulla!
Cosa decidi?
I: Lei ha le idee, ma poi ha mille dubbi su cosa fare… faccio questo o faccio quello, allora io decido se è questo o quello. La aiuto abbastanza nella promozione dei suoi prodotti, cerco di portarli in tutti i posti in cui vado per gli eventi di capoeira, non viaggio molto ma cerco di portare in giro la marca perchè cresca (ndr. Non viaggia molto… ha appena completato 10 timbri diversi nel passaporto… a 26 anni… no no, non viaggia molto). È questo. E abbiamo l’idea di montare un’equipe sponsorizzata.
J: esatto! L’idea era di sponsorizzare capoeristi, inizialmente io ed Ivan, ma la marca è ancora piccola il problema adesso è di tipo economico. Abbiamo bisogno di denaro per fare tutto ciò, quindi le cose stanno procedendo ancora lentamente. Così per adesso lui ha più opzioni di abbigliamento da poter usare, e così anche altri capoeristi che piano piano selezioniamo e che Ivan senza dubbio mi aiuterà a scegliere. Ma visto che per ora siamo io e lui, le cose vanno avanti piano, un passo alla volta. Ivan mi aiuta moltissimo nella scelta, perchè io ho una visione artistica, lui è un consumatore reale della capoeira. Io ho un modo di vedere le cose diverso dal suo, questo è molto bello, c’è un buon equilibrio. A volte posso pensare che una cosa sia bella da fare, ma non è funzionale.
I: anche il fatto che viaggiamo e andiamo in posti diversi ci aiuta a discutere su cosa sia più accessibile qui, cosa sia più fattibile là, sempre con l’idea di espandersi. Non so come sarà adesso che si trasferisce…
Eh, infatti… visto che lei si sta trasferendo in Germania e tu non abiti nel mondo della comunicazione, come svilupperete poi questa collaborazione? (vi spiego… il giovane ha un telefono, ma ‘a voja a scrivergli, chiamarlo… del tutto inutile, non ce la po’ fare! Questo fa si che la volta che ti risponde, tu ti senta la persona più importante del mondo )
I: preferisco non difendermi ora da questo attacco, ma continuando con l’intervista… cosa posso dire, io sono qui a disposizione. Come ho già detto il progetto è di Janaína, io ho sempre dato la mia opinione quando richiesta e continuerà così anche a distanza. Credo che un bue che ha due padroni non morirà mai di fame. Ha una padrona e in quello che posso aiutare io aiuto, se sarà da vicino bene, se sarà da lontano bene, se non avrà bisogno bene lo stesso, io sarò qui. Non mi sento il proprietario di questo progetto, ma un collaboratore. Ok che ho fatto praticamente tutto io, la mia umiltà non mi lascia mentire, ma credo che l’andare in Europa le aprirà ancora di più la mente per nuovi prodotti e andrà ad espandersi in un mercato molto maggiore, perchè qui in Brasile è complicato.
Hai altri progetti oltre a questo?
I: Ho un progetto futuro che è aprire la mia accademia di capoeira, e subito dopo creare una equipe di show di capoeira, che voglio sia legata alla marca. Come ciò avverrà ancora non lo so perchè è un progetto a lungo termine, ma l’idea è più o meno questa. Lavorare anche con equipe di show, presentazioni, sponsor, di tutto perchè la pubblicità è l’anima dell’affare, trasformare la Folha Seca nella futura Nike.
Durante il processo creativo c’è qualcosa che ti aiuta, che fai sempre? Tipo ascoltare una musica?
J: in realtà è così, per esempio… se devo venire al capoerando e ho bisogno di creare qualcosa ad hoc per venire qui, ho bisogno di prendere un po’ di cose che mi influenzano a produrre per questo scopo, ma per adesso visto che tutto procede lentamente l’ispirazione viene da sola, e la passo subito su carta. Ma se per caso devo lavorare oggi, ora, allora devo sedermi, mettere della musica che abbia a che vedere con il lavoro, quindi musica di capoeira, musica brasiliana, che mi rimandi a quel mondo. Ma in generale no, non c’è qualcosa che faccio sempre.
E tu? (rivolta ad Ivan) hai bisogno di una musica per prendere le tue decisioni?
I: ne ho bisogno si, devo mettere quei mantra indiani che stimolano la pazienza…
J: lui ha bisogno di fumare il narghilè e bersi un vino, allora gli viene facile… in realtà tutto è nato più o meno così
I: quasi tutto… non so se questo possa essere considerato un processo creativo!!
J: altrimenti incentiviamo tutti a pensarla così “devo lavorare… aspetta che prendo il narghilè e il vino…”
Scoppiamo a ridere al solo pensiero, però la storia del narghilè è vera!!
Bon ragazzi… non so cosa altro chiedervi…
I: bè in caso mandami un messaggio che ti rispondo immediatamente! Ah… e io lavoro come modello per la marca, non pagato, che sia chiaro!
J: oh ma non era una collaborazione??
I: eeeeeeeeh ma…
J: eh ok, perchè la marca è giovane ancora, ci son pochi soldi… ma tra un po’ sarà la nuova Nike, pensa!!! Il sito Folha Seca è recentissimo, l’ho fatto io in velocità, per averlo ma adesso devo migliorarlo!
Lavori anche con le vendite on line?
J: l’idea è questa ma il sito ancora non è come dovrebbe essere perché faccio mille cose allo stesso tempo, ma si, vendo anche via web. Solo che qui (NdR, in Brasile) le spese di spedizione son care, quindi dipende da dove bisogna spedire, a volte non vale la pena. Magari in Europa sarà più facile. Qui funziona molto nello stato di San Paolo, ma a seconda della destinazione della spedizione il prezzo può essere molto caro, quindi rende le cose più difficili!
Bene… ce l’ho fatta, ecco a voi Folha Seca!!
Nel mentre Janaína è già arrivata in Germania… stay tuned!!!
Sorry, it took me too many time to send this post because I was trying to translate the whole interview… but it’s impossible, too many things to do every day.
So, let me introduce to you all Janaina and her brand, Folha Seca!
She started this project one year and an half ago. She is a capoeira player, a very good one, and she created a brand of capoeira clothes, not only to train, but something everybody can use in the daily life.
She started in Brazil, but she moved to Munich, in Germany, in the beginning of 2014. I would like a lot to help her to spread the Folha Seca all over so please, enter the site http://www.folhasecabr.com/ and visit her facebook fan page https://www.facebook.com/brasilfolhaseca?fref=ts